
Dal punto di vista nutrizionale, sostituire il succo naturale con qualsiasi altra bevanda a base di frutta non Ăš un buon affare, anche se, in virtĂč della praticitĂ , il consumo di nettari, soda pronte, bevande analcoliche in polvere e altre bevande di questo tipo non si ferma crescere.
Secondo l’Associazione brasiliana di bibite analcoliche e bevande analcoliche (ABIR), nel 2014 il consumo pro capite di queste bevande era di 180,3 litri (la categoria comprende acque minerali, bevande a base di soia, tĂš pronti da bere, energico, isotonico, nettari, bevande analcoliche, bibite pronte da bere, bibite e succhi concentrati).
Sensibili alla richiesta di un’alimentazione piĂč sana, i consumatori spesso credono che mangiare un frutto o un drink o sostituire la soda con un succo in polvere consumerĂ piĂč frutta. Ma bisogna prestare attenzione agli ingredienti che compongono tali bevande.
Ă chiaro che nulla contiene tanto frutto quanto tutto il succo naturale. Ă frutta al 100%. Prendiamo come esempio il succo d’arancia industrializzato. Per legge, nel succo d’arancia non possono esserci aggiunte di coloranti e aromi. PuĂČ essere aggiunto un massimo del 10% di zucchero.
Nel caso di soda, soda e succo in polvere, la polpa di arancia Ăš quasi sempre il terzo ingrediente, proprio dietro acqua e zucchero. L’aggiunta di coloranti, aromi e conservanti Ăš consentita.
Secondo i dati, il succo in polvere ha anche meno frutta del refrigerante. Che a sua volta ha la stessa quantitĂ di succo della soda. Per quanto riguarda il nettare, la legge prevede il 50% della massa di polpa di frutta. Il consumo di nettare cresce in media del 15% all’anno dal 2011.
Nel 2014 Ăš stato condotto un sondaggio di 31 campioni di nettare ed+ stato scoperto che 10 di loro non avevano la minima quantitĂ di polpa richiesto dalla legge (quindi il 40%). Inoltre, tutte le marche avevano un alto contenuto di zucchero.
Quindi ecco il consiglio: niente batte il succo naturale. E se devi sostituire, usa la polpa congelata finché Ú di origine affidabile.