Frutti di bosco surgelati attenzione Epatite A

I frutti di bosco surgelati non si possono mangiare crudi perché possono contenere microrganismi patogeni potenzialmente pericolosi per la salute umana, come il norovirus e l’epatite A.
Per garantire la sicurezza alimentare, è necessario trattarli termicamente, ad esempio facendoli bollire per almeno 2 minuti.
Questa raccomandazione è stata introdotta per prevenire malattie come l’epatite virale di tipo A, che può essere associata al consumo di questi prodotti.
Le indagini hanno rilevato la presenza del virus dell’epatite A (HAV) in diversi lotti di frutti di bosco surgelati, dimostrando un’identità nucleotidica del 100% tra il ceppo HAV isolato dai casi epidemici e quello ottenuto da campioni di frutti di bosco congelati.
L’epatite A è un’infiammazione del fegato causata dal virus HAV, un picornavirus che si trasmette principalmente per via oro-fecale.
Questo virus può essere trasmesso attraverso l’ingestione di acque o cibi contaminati, come frutti di mare crudi, ortaggi e frutta non sbucciata, o per contatti diretti da persona a persona, come tra i familiari di soggetti ammalati o durante rapporti sessuali oro-anali.
Il periodo di incubazione dell’epatite A varia da 15 a 50 giorni e la malattia può manifestarsi con sintomi come febbre, ittero (colorazione gialla della cute e degli occhi), inappetenza, nausea, vomito, dolore addominale e urina scura.
In alcuni casi, la malattia può essere asintomatica, soprattutto nei bambini.
La maggior parte dei pazienti si riprende completamente dall’epatite A entro una o due settimane, ma in rari casi può evolversi in una forma fulminante che può essere fatale, soprattutto negli adulti più anziani e in coloro che hanno malattie del fegato preesistenti.
Per diagnosticare l’epatite A, vengono richiesti esami del sangue per dosare gli anticorpi IgM e IgG specifici per il virus HAV.
Il vaccino anti-epatite A, disponibile e ben tollerato, è consigliato per chi è a rischio di contrarre l’infezione.
Per prevenire l’epatite A, è importante mantenere un’igiene alimentare e personale rigorosa, evitando l’ingestione di cibi e bevande potenzialmente contaminati e lavando sempre accuratamente le mani.