Giro Cicloturistico della Toscana: La mia prima Mediofondo
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Erano diverse edizioni che desideravo partecipare, come atleta del Bicisporteam, al giro Cicloturistico della Toscana, ma rimandavo sempre perché come addetto stampa mi necessitava fare il reportage internamente. Quest’anno finalmente, grazie a Gianni Bartoli (Presidente Biciporteam) e Stefano Del Re (Vicepresidente Bicisporteam), ho avuto modo di fare il reportage come partecipante del giro ed è stato molto divertente, appagante dal lato agonistico ed anche emozionante.
Per partecipare, siccome la mia preparazione sportiva era più touring che racing, ho iniziato molto duramente ad allenarmi con tabella specifica, dieta, annotazioni sui risultati, ecc. In questo mi ha aiutato molto, da una parte svolgere l’attività sportiva partecipando il sabato con il team, dall’altra la disponibilità dell’amico Sergio, con giri ampi o corti. Ma non solo. Devo ringraziare anche altri amici e conoscenti, fra questi Leonardo, Alberto, Massimo, Ralph, Susanna (per vari consigli), Gianni (i Presidente), ecc.
Ed arriviamo al fatidico giorno del 9 Settembre. Sveglia alle ore 5.30. Colazione. Indosso la mia nuova maglia del Bicisport Riders Bike / GPS Touring. Scrivo alcuni articoli per il Giro della Toscana: mi preparo il lavoro da svolgere, quando rientrerò in redazione (Emmegipress.it). Poi sistemazione bici e vado all’appuntamento con Sergio; sono le ore 7.15, quando si parte per andare al Galluzzo. Sul tragitto incontriamo “Paolino” ed altri ciclisti. Brevi scambi di battute e saluti. Arriviamo alla partenza del Galluzzo, in Viale Tanini (devo dire con un pò d’emozione, visto che ero un partecipante). Si timbra il cartellino e via….verso il Ferrone. Il traffico è scarso…ci ingarelliamo con un gruppetto che andava ad una andatura elevata 35/40 km/h…ma dopo qualche km Sergio ritiene di trovare un’altro gruppo con una andatura sui 28/30. Dopo qualche minuto raggiungiamo un gruppo del team Delfino, simpaticissimi, con i quali facciamo andatura. Nel contempo passiamo altri ciclisti, fra questi un atleta del team Bicisport che accompagnava un bel gruppo di donne alle quali faceva il “Cicerone” 😉
Arriviamo poi a Greve e durante il dirittone che poi si innesta sulla salita del Panzano, Sergio saluta Claudia, un’atleta del Bicisporteam, mentre io cerco di stare a ruota con un’altro bel gruppetto di “corridori”. Ovviamente l’andatura in salita era sin troppo elevata per la mia preparazione e, quindi, mollo la preda; dopo un pò arriva Sergio che mi supera di poco. Mancano poche centinaia di metri a Panzano ed un pò prima c’è lo scatto fotografico, ma il fotografo era indaffarato a sistemare la digitale (va bhe…tirabaralla, farò a meno della foto).
A Panzano in Chianti si gira subito a sinistra. Qui c’è il secondo controllo a timbro con il ristoro offerto da Dario Cecchini, come l’anno scorso. La strada è in salita, quindi si forma il tappone, fra gente che mangia, beve, altri che fanno foto, altri che, invece, riprende la bici per continuare il giro. Dopo qualche minuto di rifocillamento, si riparte. Alla discesa c’è una curva, pochi metri dopo in fondo c’è lo stop che riprende la via chiantigiana per andare a Radda in Chianti. Mentre scendiamo incontriamo un’altro atleta: è Andrea. Grazie a lui andiamo ad una ottima andatura sino ad arrivare quasi all’arco di dove poi passeremo per andare a Radda. La salita per entrare nel paesino è in salita, poi scollina per un pò per riprendere la strada che ci porta a Castellina in Chianti. Durante il percorso troviamo altri atleti di varie squadre, c’è chi va lento, chi medio e chi, invece ti passa come il vento.
Al paese di Castellina si gira a destra e dopo qualche km si rigira a destra in una salita breve, ma spaccagambe. Si continua poi a salire sino ad uno stop e si gira a sinistra; si percorre la strada per arrivare poi al bivio per andare alla Romita. In una piazzola di parcheggio sulla destra una fontana d’acqua (sarà potabile?); fermo c’è un atleta del team Bicisport: la sua bici ha un problema tecnico ed è al telefono chiedendo assistenza. Riprendiamo il nostro ritmo e c’è chi ritorna indietro, chi si ferma a chiedere dov’è il controllo/ristoro perché è segnalato nella altimetria della Romita. Il ristoro si trova alla Tenuta Il Corno (Montagnana); infatti dopo qualche km si arriva in questo meraviglioso posto dove ci si rifocilla per un pò. Una giovane ragazza fa le foto a tutti: è la figlia di un atleta del team Bicisport. Lo staff presente è composto da volontari (compreso familiari) del Bicisport: tutti gentilissimi e sorridenti. Dopo uno scambio di saluti con alcuni atleti, compreso Luca del Bicisport MTB, Sergio guarda l’ora e, quindi, riprendiamo il nostro ritmo.
Dopo altri km ci ingarelliamo con un bel gruppetto di ciclisti, ma vanno più veloci di quanto si pensava e, quindi, rallentiamo. Siamo finalmente alla salita del Chiesanuova. Dopo parecchi km il cartello del Giro indica “discesa pericolosa”: siamo in zona Le Gore. Mancano 5 km all’arrivo. Le curve in effetti sono a gomito, ma con un pò d’attenzione e senza esagerare si riesce a percorrerle ad una velocità discreta.
Entriamo in Viale Tanini al Galluzzo, ove i due fotografi ai lati dell’arco “Arrivo” scattano foto: chissà se questa volta c’è la mia foto..ahahaha.
Al Galluzzo saluto qualche amico, un breve commento sul giro e poi mi rifocillo un pò. Al banco c’è la mamma del Presidente (Gianni Bartoli): sorridente, ma visibilmente stanca. D’altronde c’è un continuo flusso di ciclisti di ogni dove. Poi vedo Ruggero, un componente dello Staff, atleta del team Bicisport, e gli chiedo della dirigenza per qualche informazione sul Giro (devo fare il comunicato finale alla stampa), ma risponde che non è il momento. D’altronde tutto intorno è un caotico su e giù di gente…
Mi giro un altro pò intorno. La curiosità mi spinge ad ascoltare i commenti (da buon giornalista). Ci sono capannelli di ciclisti di varie squadre. I commenti sono di vario tipo. Si va dal giro della GF, duro e impegnativo, a quello del corto con salita al 20% con un panorama mozzafiato. Dai ristori ben forniti, alle strade un pò piene di buche. C’è chi si lamenta dello Staff al Galluzzo, chi invece e molto contento. Altri parlano di ritornare il prossimo anno. Sono atleti di vari team, di varie location, compreso Firenze. Insomma c’è un pò di tutto, condito da risate e pacche sulle spalle a chi arriva e chiede:”Dove si fa la doccia”…già vestito da dopo gara. Girando intravedo un gruppetto misto, fra staff e qualche atleta del team Bicisport (facce nuove, a me sconosciute): osservano la mia nuova maglia Bicisport Riders Bike.
Mi squilla il telefonino…devo rientrare a casa d’urgenza. Sergio ormai è già rientrato a casa, ed anch’io ho impegni familiari. Alla fine il GPS mi segnerà 134 km.
Note varie
Ho consumato della +Watt: integratore in borraccia (Sali Performanti); un barrettone Big Bar (barretta proteica al 30% con 24g di proteine, ricoperta di cioccolato al latte); mezza Carbo+ (barretta energetica di carboidrati); una Marza; due integratori liquidi: Ener Jam+ e Star Gel+
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Curiosità
Alla Tenuta Il Corno ho fatto una foto ad un atleta di un team che hanno nella maglia la croce, la quale ha origine nel 1017, quando lo stendardo fu consegnato da Papa Benedetto VIII ai pisani pronti a combattere i saraceni che avevano preso la Sardegna.
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