Il caso del pugile Imane khelif (Aggiornamento3)

Imane Khelif, una pugile algerina, è stata oggetto di controversie per la sua partecipazione alle Olimpiadi di Parigi 2024.
Secondo le regole del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), gli atleti con differenze nello sviluppo sessuale (DSD) devono superare un test di idoneità di genere e rispettare una soglia di testosterone inferiore alle 10 nmol/L nei 12 mesi precedenti al torneo e durante la durata delle competizioni.
Nel caso di Khelif, il CIO ha certificato che i suoi livelli ormonali rispettano i parametri previsti, quindi l’ha ammessa alle Olimpiadi.
Il portavoce del CIO, Mark Adams, ha affermato che gli esami sono stati svolti in modo riservato, tutelando la privacy, e che la vecchia regola della soglia di testosterone è stata applicata con raziocinio.
Inoltre, Adams ha spiegato che Khelif non dispone di alcun vantaggio derivante dalla sua situazione ormonale.
Processi decisionali
I processi decisionali che hanno portato Khelif alle Olimpiadi sono stati i seguenti:
Esclusione dai Mondiali di boxe femminile IBA 2023:
Khelif era stata esclusa dai Campionati mondiali di boxe femminile IBA 2023 a causa di alti livelli di testosterone nel suo corpo.
Accertamento della soglia di testosterone:
Il CIO ha effettuato un accertamento della soglia di testosterone di Khelif, verificando che i suoi livelli ormonali rispettassero i parametri previsti.
Decisione di ammissione alle Olimpiadi:
In base ai risultati dell’accertamento, il CIO ha deciso di ammettere Khelif alle Olimpiadi di Parigi 2024, affermando che tutti gli atleti partecipanti al torneo di pugilato rispettavano i regolamenti di idoneità e di iscrizione, nonché tutti i regolamenti medici applicabili.
I parametri utilizzati dal CIO per stabilire se un atleta DSD ha un vantaggio competitivo sono:
Livelli di testosterone: come menzionato, la soglia di testosterone è di 10 nmol/L o meno.
Risultati dei test di idoneità di genere:
gli atleti DSD devono superare un test di idoneità di genere per confermare la loro identità sessuale.
Presenza di sintomi di iperandrogenismo:
gli atleti DSD con sintomi di iperandrogenismo, come acne, barba o capelli spessi, potrebbero essere considerati con un vantaggio competitivo.
Esempi di applicazione
Nel caso di:
1. Caster Semenya, la campionessa olimpica sudafricana degli 800 metri, la World Athletics (l’organizzazione mondiale di atletica leggera) richiedeva che assumesse farmaci per ridurre il suo alto livello di testosterone, causato da una disfunzione genetica. Semenya si è opposta a questa richiesta, affermando che non aveva un vantaggio competitivo.
2. Dutee Chand, l’atleta indiana, la IAAF (International Association of Athletics Federations) aveva stabilito una soglia di testosterone di 10 nmol/L per le atlete femminili. Chand, che produceva più testosterone della maggioranza delle donne, era stata esclusa dalle competizioni sportive.
La regolamentazione del CIO è stata criticata da organizzazioni come Human Rights Watch, che ha denunciato che le nuove regole non si basano su studi scientifici e non hanno alcuna base oggettiva.
Queste critiche suggeriscono che la scelta della soglia di testosterone di 10 nmol/L , potrebbe non essere basata su evidenze scientifiche convincenti.
Quando la pezza è peggiore del buco?
La gente sostiene che, poiché l’algerina Imane Khelif ha battuto l’italiana Angela Carini, gli atleti transgender non dovrebbero più competere negli sport femminili. Questa posizione è stata sostenuta senza sosta negli ultimi giorni da giornalisti conservatori, conduttori di talk show, case editrici e gli stessi soliti sospetti: J.K. Rowling, Elon Musk e Donald Trump.
Possiamo per favore avere i fatti corretti?
Khelif non è né transgender né intersessuale e non si è mai identificato come uomo. È nata donna e si è identificata come tale per tutta la vita. Voglio citare il portavoce del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) Mark Adams: “La pugile algerina è nata femmina, è stata registrata femmina, ha vissuto la sua vita come una femmina, ha boxato come una femmina, ha un passaporto femminile… Questo non è un caso transgender”.
Quindi, cos’è se non un caso transgender? È semplicemente un esempio di una donna cisgender che perde contro un’altra donna cisgender. Questo è lo sport, e non ci dovrebbe essere nulla di controverso al riguardo.
Kanav Narayan SahgalKanav Narayan Sahgal
Communications Manager at Nyaaya