Le Piste ciclabili non connettono le città italiane

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Le piste ciclabili in Italia sono state implementate in diverse città, ma spesso non sono collegate tra loro, creando un problema di connessione tra le città stesse. Ciò rende difficile per i ciclisti e i pedoni muoversi tra le città e regioni, limitando la mobilità sostenibile e l’accesso a servizi e opportunità.

Esempi di città isolate

Ferrara, nota per la sua ampia rete di piste ciclabili, è isolata dalle città limitrofe come Bologna e Ravenna, nonostante sia situata in una posizione strategica per la ciclabilità.

Milano, con le sue 35 km di piste ciclabili, è difficile da collegare con le città del Nord Italia come Torino e Genova, a causa della mancanza di percorsi ciclabili tra le città.

Roma, con le sue 15,7 km di piste ciclabili, è isolata dalle città del Lazio e del Centro Italia, nonostante sia una città strategica per la mobilità sostenibile.

Causi e conseguenze

Le cause principali di questo problema sono:

Mancanza di pianificazione e coordinamento tra le città e le regioni per la creazione di reti ciclabili integrate.

Priorità data alle autostrade e alle infrastrutture per i veicoli a motore, a scapito delle piste ciclabili e dei percorsi pedonali.

Limitazioni finanziarie e di risorse per la creazione e il mantenimento delle piste ciclabili.

Le conseguenze sono:

Limitazione della mobilità sostenibile e della accessibilità ai servizi e alle opportunità.

Maggiore inquinamento e congestionamento del traffico stradale.

Minore qualità della vita per i cittadini e i turisti.

Soluzioni

Per superare questo problema, è necessario:

Pianificare e coordinare la creazione di reti ciclabili integrate tra le città e le regioni.

Priorizzare la sicurezza e la mobilità sostenibile nel progettazione delle infrastrutture.

Incrementare le risorse finanziarie e umane per la creazione e il mantenimento delle piste ciclabili.

Soltanto attraverso una pianificazione coordinata e una maggiore attenzione alla mobilità sostenibile, è possibile creare una rete di piste ciclabili in Italia che colleghi le città e favorisca la mobilità e la qualità della vita dei cittadini.

Per rendere le piste ciclabili più sicure e attraenti, sono necessarie misure specifiche di progettazione e realizzazione, come:

Separazione dal traffico veicolare: creare corsie separate e protette per i ciclisti, evitando incroci con veicoli in movimento (fonte: BibLus, D.M. 557/1999).

Segnali di avvisagione: utilizzare segnali verticali e orizzontali per indicare la presenza della pista ciclabile e le modalità di utilizzo (fonte: BibLus, D.M. 557/1999).

Fascia di protezione: creare una fascia di protezione laterale alla corsia ciclabile per evitare incidenti con veicoli che si spostano lateralmente (fonte: BibLus).

Pavimentazione e superficie: utilizzare superfici lisce e regolari, con riduzione delle asperità e delle irregolarità, per garantire la sicurezza dei ciclisti (fonte: BibLus, D.M. 557/1999).

Utilizzo e gestione

Per rendere le piste ciclabili più sicure e attraenti, è importante anche:

Conoscenza delle norme: informare i cittadini delle norme che regolano l’utilizzo delle piste ciclabili, come la priorità dei ciclisti negli attraversamenti e la necessità di evitare la sosta dei veicoli (fonte: “Le norme per utilizzare e realizzare le piste ciclabili”).

Controllo dell’utilizzo: monitorare e controllare l’utilizzo delle piste ciclabili per evitare abusi e garantire la sicurezza dei ciclisti (fonte: “Le norme per utilizzare e realizzare le piste ciclabili”).

Manutenzione: garantire la manutenzione regolare delle piste ciclabili, eliminando ostacoli e migliorando la superficie (fonte: BibLus, D.M. 557/1999).

Integrazione con l’ambiente

Per rendere le piste ciclabili più attraenti e integrate con l’ambiente, è importante:

Integrazione con la mobilità urbana: considerare le piste ciclabili come parte integrante della mobilità urbana, connessa alle reti di trasporto pubblico e alle infrastrutture ciclopedonali (fonte: Piano Generale della Mobilità Ciclistica urbana e extraurbana 2022-2024).

Design e arredo: progettare le piste ciclabili con un design attraente e un arredo urbano che favorisca l’utilizzo dei mezzi elettrici e la fruizione del paesaggio (fonte: BibLus).

Nota

Gli stanziamenti europei per le piste ciclabili, in Italia, dal 2014 al 2020, sono stati di circa 294 milioni di euro.

600 milioni di euro sono stati stanziati dal Governo italiano nel 2021, per lo sviluppo di ciclovie turistiche e piste ciclabili urbane, con 150 milioni di fondi statali e 250 milioni di finanziamenti europei.

Nessun ulteriore stanziamento specifico per le piste ciclabili urbane (nonostante il provvedimento del 2022 che azzerava i fondi per il 2023 e 2024). Questo spiega perché il governi meloni ha tolto 94 milioni di euro dal bilancio.

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