Un grande cavallo Dala costruito in cemento in Svezia
L’intaglio dei cavalli Dala ha avuto inizio nel villaggio di Bergkarlas, anche se i vicini villaggi “del cavallo” di Risa, Vattnäs e Nusnäs erano anch’essi centri di produzione dei cavalli. Questi villaggi erano coinvolti nella fabbricazione di mobili e orologi, ed è probabile che i pezzi di legno scartati dalla lavorazione venissero usati per i cavalli giocattolo da dare ai bambini come passatempo invernale.
L’arte di intagliare e dipingere i cavallini fiorì rapidamente nel XIX secolo, quando la crisi economica nella regione portò a una loro maggior produzione. I piccoli cavalli divennero un importante oggetto di scambio.
La produzione potrebbe essere iniziata come un modo per far passare le ore durante i lunghi mesi invernali, ma presto i cavalli Dala vennero commerciati in cambio di beni per la casa, e il loro intaglio e pittura fiorirono in una vera e propria industria casalinga.
Le famiglie rurali dipendevano dalla produzione di cavalli come aiuto per portare il cibo in tavola, mentre l’abilità nell’intagliare e dipingere veniva passata di generazione in generazione.
La decorazione del cavallo Dala (i primi esemplari erano monocromatici) ha le sue radici nella pittura dei mobili e venne perfezionata nel corso degli anni. Probabilmente il decoratore più celebre fu Stikå-Erik Hansson da Risa, il primo pittore di cavalli a usare due colori contemporaneamente sullo stesso pennello.
C’erano gli intagliatori e i pittori, ed era considerato un grande onore per un intagliatore che il proprio cavallo venisse dipinto da un pittore famoso come Stikå-Erik! (Nel libro “The Wooden Horses of Sweden,” l’autore scoprì che questo famoso pittore di cavalli Dala venne sepolto nel cimitero di una piccola chiesa in Nebraska, dopo che emigrò nel Midwest nel 1887, all’età di 64 anni.) Egli cambiò il proprio nome in Erik Erikson dopo l’arrivo in America.
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