Vietato dal 2024 il consumo carne di cane in Corea del Sud

La Corea del Sud ha vietato l’allevamento, la macellazione e la commercializzazione di carne di cane a partire dal 9 gennaio 2024, mediante una legge approvata dal Parlamento.
Ciò significa che, attualmente, il consumo di carne di cane non è più consentito né legalizzato in Corea del Sud.
Tuttavia, è stato documentato che, prima della legge, il consumo di carne di cane era presente in alcune regioni della Corea del Sud, specialmente in aree rurali e povere.
Inoltre, la tradizione del consumo di carne di cane è stata attestata in Corea anche in epoche passate, quando il paese era più povero.
Il consumo di carne di cane è comunque diffuso in altre parti dell’Asia orientale e meridionale, come in Cina e Filippine, dove è legale e parte della cultura alimentare.
Il consumo di carne di cane è più diffuso e accettato in alcune culture e tradizioni asiatiche, in particolare:
Cina: il consumo varia da regione a regione, ma è più comune nel sud (Guangdong, Yunnan, Guangxi) e nel nord (Heilongjiang, Jilin, Liaoning).
In alcune regioni, come lo stato del Nagaland in India, la carne di cane è parte della tradizione alimentare locale.
Vietnam: la carne di cane (thịt chó) è ancora oggi molto diffusa in Vietnam, con piatti come carne alla griglia, stufati, salsicce e polpette.
Corea del Sud: sebbene il consumo di carne di cane sia stato vietato nel 2020, precedentemente era parte di alcune ricette tradizionali sudcoreane come il Bosintang.
India: lo stato del Nagaland, nella zona nord-orientale del Paese, ha una radicata abitudine alimentare di consumare carne di cane, anche se è stata proibita dalla legge nel 2020.
In queste culture e tradizioni, il consumo di carne di cane è spesso legato a tradizioni e usi localistici, e non è considerato offensivo o immorale come in alcuni paesi occidentali.